CUORE. Percorso di Libroterapia con gli albi illustrati
- Mariasole Valentini
- 6 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Il cuore, dal latino cor, muscolo non volontario e motore dell'apparato circolatorio, permette la circolazione della linfa vitale quale il sangue. Esso è anche anticamente la rappresentazione della vita sentimentale e spirituale dell'uomo, sede della coscienza e della forza d'animo, ma anche dei moti emotivi e garante di attenzioni particolari: un "cuore generoso", ad esempio è certezza di bontà d'animo; mentre un "cuore avido" rimanda al suo opposto.
Nel cuore, nel mio cuore, io sono: in certi giorni posso essere come una finestra aperta, mentre in altri come una serranda chiusa; certe volte sento il mio cuore piccolo piccolo, mentre in altre lo percepisco traboccante e gonfio. In certe occasioni posso fare i conti con un cuore sempre disponibile, a volte troppo grande, che diventa molto pesante: per questo devo imparare ad accoglierlo e custodirlo.

Io sono il mio cuore!
Fare i conti con ciò che si ha, con ciò che si è.
La possibilità che la vita dona di conoscere se stessi é spesso connessa con le relazioni che viviamo: ci sono delle amicizie, fratelli o sorelle, colleghi di lavoro, parenti, che sono per noi estremamente edificanti, mentre altre lo possono essere meno oppure addirittura contribuiscono a distruggere alcune conquiste che pensiamo di avere assodato. Ma, proprio all'interno di ciascuna esperienza si nasconde una realtà che mi parla, che racconta qualcosa al mio cuore.
Il punto non è più che cosa mi capita o chi ho davanti, piuttosto: che cosa centra con la mia vita e come questo avvenimento mi aiuta a crescere .
Un cuore grande può essere un cuore pesante
All'espressione <che cuore grande> l'immaginario attribuisce l'accezione di altruismo: eppure, a volte, esso può essere ingombrante, ovvero può occupare tutto il nostro essere sia durante le attività quotidiane, dense di tanti pensieri, che anche di notte, per cui si può rischiare di non riuscire a prendere sonno se il compito che ci attribuiamo inconsapevolmente è quello di dover sistemare tutto e tutti.
Il prendere a cuore certe situazioni o relazioni necessita anche della possibilità di avere uno sguardo di riguardo per i propri bisogni: so che posso dare se sono come un vaso pieno, diversamente vado ad attingere ad energie che non bastano neanche a me stesso.
Un cuore leggero può essere un cuore superficiale
Anche alla "leggerezza" della quale ricerchiamo la presenza nelle nostre esistenze piene o affollate, in contrapposizione alla "pesantezza" che consideriamo quando facciamo riferimento a situazioni che non si riescono immediatamente a digerire, è possibile attribuire una duplice valenza: se da un lato permette alla vita di essere più flessibile e accettabile, con attimi di spensieratezza, dall'altra rimanda alla superficialità come atteggiamento nei confronti della propria esistenza.
Per questo il <Và dove ti porta il cuore>, usando una citazione di Susanna Tamaro, a volte si riduce in <Và dove ti porta il vento>, nella mancanza cioè di definizione personale e di presa di posizione su fatti, avvenimenti, circostanze, persone, relazioni gruppali oppure individuali. Sto bene con tutti in ogni caso, mi va bene ogni cosa, non so più chi sono; al rischio di pronunciare un'opinione, preferisco il silenzio.
Avrò cura di me se scopro la bellezza che c'è
Un seme, annaffiato, nutrito, ha in potenza il suo fiore dal quale la certezza di un frutto: un cuore, annaffiato di bellezza, nutrito di meraviglia, ha in potenza uno sguardo diverso sulla realtà: come un pittore che inizia il suo schizzo con il desiderio di esprimere ciò che lo abita, inizialmente un mondo piccolo le cui attenzioni sono rivolte alle pareti della sua persona; poi qualcosa lo attira all'esterno di sé: inizia questo viaggio di sguardi che rincorrono quanto lo circonda per carpirne qualcosa di speciale, di unico, di meraviglioso.
Osservare la vita e dipingerne il significato. Con entusiasmo.
Osservare la vita quotidiana dei nostri bambini, ragazzi, e provare ad andare oltre le loro piccole e insicure aspettative per provocarli a qualcosa di più grande.
Le riflessioni nel Percorso di Libroterapia "CUORE".
Queste ed altre riflessioni possono essere condivise in questo Percorso di Libroterapia di crescita personale (Libroterapia educativa o umanistica), così come in un contesto clinico più approfondito (Libroterapia clinica terapeutica), con gli albi illustrati, in cui le parole incontrano le immagini, assieme ai vissuti personali dei membri del gruppo, in un clima non giudicante ma accogliente e stimolante.
Un percorso che regala a genitori, educatori, insegnanti, coloro che si occupano di bambini e ragazzi, consapevolezze e conoscenze ulteriori di se stessi e di chi abbiamo a cuore, con lo stupore di incontrare storie di meraviglia sotto la cenere dei pregiudizi e dei fallimenti esistenziali.

Per ulteriori informazioni scrivi una mail a girapagina.libroterapia@gmail.com
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